Il Canavese alla scoperta del talento: il Festival Musicale Rosario Scalero riparte dai giovani.

Da agosto a gennaio 2024 la seconda edizione del Festival: 17 appuntamenti itineranti tra musica, arte e turismo, con progetti speciali dedicati a bambini, studenti e famiglie.

Il Festival Musicale Rosario Scalero, dopo un anno di stop, torna in grande stile con un ambizioso programma in diciassette appuntamenti dal 18 agosto al 25 gennaio. “Le sfumature del talento” è il sottotitolo evocativo scelto per questa seconda edizione, che attraverso la musica si propone di abbracciare un’ampia gamma di linguaggi artistici, coinvolgendo pubblici differenti per età, interessi e provenienza.

Accompagnare la divulgazione musicale e culturale alla valorizzazione dei luoghi, del patrimonio storico artistico e della tradizione enogastronomica è la sfida di un Festival che nasce per il territorio e ne è espressione. Tra gli organizzatori figurano infatti i comuni di Andrate, Bollengo, Burolo, Carema, Nomaglio e Mazzé, con i contributi dei comuni di Ivrea e Settimo Vittone: tutti luoghi che saranno interessati da uno o più eventi in calendario. Ma la rete che sostiene e promuove il festival è molto più vasta, e coinvolge alcune delle più importanti aziende e realtà culturali del Piemonte.

Dedicato al grande violinista e maestro che scelse il Canavese come sua terra d’elezione, il Festival Musicale Rosario Scalero si può insomma definire a buon diritto un’iniziativa “di comunità”. Una definizione che si riflette anche nella scelta degli artisti che ne saranno protagonisti: dai giovani e giovanissimi musicisti agli affermati talenti del territorio, fino a nomi di caratura internazionale come il celebre jazzista Gegé Telesforo, o Nicola Campogrande, tra i più importanti compositori italiani della sua generazione. Pur con un occhio di riguardo al violino e agli strumenti ad arco, non ci saranno preclusioni di genere e stile. Al contrario, la musica sarà arricchita da un dialogo costante con le arti figurative, il teatro e la storia, alla ricerca di un linguaggio ibrido capace di raccontare diverse sfumature della tradizione, della spiritualità, dell’ambiente naturale e sociale, del tessuto produttivo. L’unità minima del concetto di comunità è la famiglia. Proprio alla famiglia, nel senso più inclusivo di luogo di formazione e di cura del talento, il Festival dedica ampia attenzione con il progetto “Bimbi in musica a Villa CasanaScalero for children” pensato per i più piccoli e per i loro genitori, e con la serie di eventi “Hausmusik che accoglierà il pubblico all’interno di dimore private.

 

 

 

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