ERNESTO MORALES. POSSIBLE PLACES

10 Ernesto Morales. Gli spazi del possibile Non è un caso, dunque, se dal 1° luglio 2018 “Ivrea città industriale del XX secolo” è stata inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, e non è nemmeno un caso se proprio qui, e nello specifico in uno degli spazi delle Officine Ico, Ernesto Morales ci racconta la sua visione della città, come luogo di stratificazione della memoria e come spazio del possibile Questi edifici imponenti, che costringono il visitatore di Ivrea a restare a naso in su, incantato da una magnificenza che si intuisce a prescindere dalle proprie conoscenze artistiche o architettoniche, sono l’esempio di come la città–e in particolare proprio le costruzioni che la identificano – sia un organismo vivo, capace di contenere in sé, in uno stesso tempo e in uno stesso luogo, passato e futuro Perché è storia, questo sito straordinario, sorvegliato dallo sguardo benevolo della Serra Morenica, e tuttavia è vita palpitante che impercettibilmente si modifica sotto i nostri occhi: è il nostro presente Così come l’ Isola Tiberina dipinta da Ernesto Morales nel 2007 è un riconoscibile pezzo del nostro passato e tuttavia anche il frammento di un oggi che ne altera la percezione E per farci comprendere la circolarità del tempo, per farci afferrare l’eterno presente contenuto nello spazio che ci circonda e che noi, come suoi abitanti, costantemente modifichiamo, Morales ci tende una trappola sottile Fabbrica Mattoni Rossi, Via Jervis, Ivrea

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